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Sospesi tra realtà e immaginazione con Chiara Zaccaria

Nell’intimità di un universo sonoro sospeso tra realtà e immaginazione, Chiara Zaccaria dà vita al suo primo Ep solista, Controluce, rilasciato il 23 maggio 2025 tramite Luminance Records.

Tra le pieghe di un paesaggio minimale e ipnotico, l’arpa si fa protagonista di un viaggio liminale, dove i suoni si dissolvono e si ricompongono in un flusso continuo di visioni oniriche e ambienti immersivi.

Un’opera che invita l’ascoltatore a attraversare un mondo di luci e ombre, di riflessi sbiaditi e sogni lontani, rivelando una ricerca sonora che sfida i confini tra reale e immaginario.

L’Ep si suddivide in cinque atti, nei quali l’ambient e la musica da camera si fondono, creando una narrazione ipnotica e onirica. Guidato dal suono dell’arpa, che si insinua tra elementi elettronici,  Controluce si trasforma e si dissolve in un lungo flusso in continua evoluzione.

L’Ep si apre con l’architettura minimale di Intro: la melodia avvolgente dell’arpa si inserisce tra strati di droni e echi di voci, creando una texture organica frutto di un processo creativo semplice e lineare, che evita le asperità tipiche di molta musica sperimentale.

Con un lento incedere scandito da tintinnii elettronici, Dazzling si presenta come un ambiente essenziale, in cui i diversi elementi utilizzati dalla Zaccaria creano un ossessivo beat armonico, su cui si sviluppano atmosfere malinconiche e sfuggenti. Al centro della produzione si staglia il caldo suono dell’arpa, che apre uno spiraglio di luce in una texture fredda e ossessiva.

Late Summer si suddivide in tre parti. La prima, che si ripeterà nella fase conclusiva, si struttura intorno a un loop di arpa, arricchito da una ritmica essenziale che conferisce slancio alla traccia. Voci, vocalizzi ed elementi ambientali vengono utilizzati per intensificare la narrazione e creare un senso di pathos. Nella fase centrale, l’artista si diverte a modulare i suoni con il delay, creando una pausa che permette all’ascoltatore di respirare e riflettere, prima di ripartire da dove si era interrotto.

Adorabile, raffinato e ricco di sfumature, Controluce di Chiara Zaccaria si presenta come un esordio dalla maturità espressiva evidente, risaltata dal sapiente equilibrio tra arpa e texture elettroniche. Un lavoro maturo, caratterizzato da un linguaggio sonoro ipnotico e romantico, che lascia ben sperare per il futuro dell’artista.



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