redrum, un’esperienza sensoriale intensa e coinvolgente
Firmata dal collettivo nanou, redrum è un’installazione coreografica per cinque danzatori e un performer, vincitrice del Premio Ubu come miglior spettacolo di danza dell’anno.
Lo spettacolo rompe i confini tra palco e platea, mescolando il reale all’inverosimile e alterando la percezione, creando un ambiente immersivo in cui immagini e movimento si compongono davanti agli occhi in modo unico e irripetibile.
La coreografia, utilizza ripetizione e desincronizzazione per esplorare le oscillazioni del tempo mentale e la plasticità dei ricordi, mettendo in discussione la stabilità dell’identità e della percezione.
Contemporaneamente, le musiche per lo spettacolo realizzate da Bruno Dorella si configurano come un’opera autonoma, quasi interamente elettronica, con pochi inserimenti di chitarra, basso e voce. redrum può essere ascoltata e apprezzata anche separatamente dall’installazione, offrendo un’esperienza sensoriale intensa e coinvolgente.
Fin dalla prima traccia, emerge chiaramente la volontà di Dorella di utilizzare pochi elementi, intrecciandoli sapientemente per creare una trama lo-fi avvolgente. Un beat elettronico, solido e ipnotico, sostiene l’intera struttura, lasciando spazio alle melodie di chitarra e synth che danzano tra loro in un gioco di continui dialoghi, generando una narrazione lenta, seducente e avvolgente.
A seguire, Redgroove utilizza la stessa formula della prima traccia, ma con una differenza fondamentale: i suoni scelti e le ripetizioni dei synth si imprimono in modo persistente nella mente dell’ascoltatore, creando un pattern ipnotico e altamente lisergico che cattura l’attenzione in modo magnetico.
Tony ci immerge nei territori del trip hop, tracciando un incedere deciso e lineare, supportato da un beat secco che, man mano che avanza, incrementa gradualmente la velocità del motore. A impreziosire la traccia, un basso avvolgente e una chitarra perfettamente oliata dipingono tinte romantiche, creando un’atmosfera intima e seducente che cattura l’ascoltatore in un viaggio sensoriale coinvolgente.
redrum si prenta così come un’opera in continua evoluzione, che sfida i confini tra musica, danza e immagine, lasciando emergere un’esperienza sensoriale e intellettuale di grande profondità, capace di coinvolgere lo spettatore in un viaggio tra sogno e realtà, ombre e luci.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.