Weather Forever: la nostalgia rarefatta di Blue Tomorrows
L’arco di (auto)produzione e registrazione di Weather Forever, in uscita il 12 dicembre 2025, parte addirittura nel 2021. In quel periodo Blue Tomorrows, alter ego di Sarah Nienaber, di stanza a Portland, ha accumulato diversi brani in forma primordiale nei tempi morti fra le date del tour con il suo progetto Shady Cove; con la scoperta di diverse macchine (pedali, registratori) le tracce hanno iniziato a prendere forma in un lungo processo durato fino a ottobre 2024, quando, trasferendosi dall’altra parte degli USA, nel Wisconsin, ha ultimato in sei mesi un lavoro in gran parte già composto.
Questa parentesi di produzione, lunga e travagliata, non serve solo come mera introduzione o come informazione fine a sé stessa, ma è necessaria per comprendere la natura stratificata dei nove brani del disco.
Pensati, ripensati, disgregati per poi essere nuovamente assemblati, nella fusione fra elementi acustici ed elettronici si avverte tutto il processo compositivo dell’album, tanto nel lato strumentale quanto in quello vocale. Mezzora di musica dai tanti spunti, in costante bilico tra rarefazione e melodia.
Il singolo Colorado, piazzato in apertura, rispecchia quanto descritto: la voce effettata trasporta immediatamente in un mondo sognante, ma la ritmica quasi ballabile porta su territori lontani dal dream pop classico, piazzandosi in un ibrido tra bedroom pop, echi psichedelici ed estetica lo-fi.
C’è nostalgia costante nell’atmosfera del disco, nella voce quasi pitchata di Knowing Everything, nel pianoforte avvolgente di Owl Creek Blues, nella ballad dal gusto anni ’80 di Santa Cruz (Memory Blues).
Avvolto in una patina malinconica, quasi retro, Weather Forever è un tuffo in un passato tanto recente (quello della lunga produzione) quanto lontano, probabilmente fatto dei ricordi di Blue Tomorrows. Se da un punto di vista strumentale le buone intuizioni non mancano, è forse nel lato vocale che alcuni momenti sembrano forzati, con la voce fin troppo succube delle manipolazioni elettroniche, non sempre riuscitissime. Eppure proprio queste imperfezioni conferiscono all’album un carattere particolare e tutto sommato interessante. Non per tutti, ma meritevole di ascolto.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.

