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Tearless, il disco del duo Amnesia Scanner: un lavoro necessario alla ricerca della coscienza del pubblico

Tearless è l’ultima fatica del duo con sede a Berlino, Amnesia Scanner. Ville Haimala e Martti Kalliala sono stati ispirati, per la creazione del disco, dall’osservazione dello scenario politico-mondiale intorno a loro. Alcuni avvenimenti come il disgelo della loro gelida patria finlandese, la sconcertante scala della ricalibrazione politica e la crisi climatica mondiale, hanno portato il duo a comprendere che c’è un senso incombente di un cambiamento radicale. In questo senso Tearless è stato definito come un album di rottura con il pianeta, nato con l’intenzione di aiutare il pubblico a perdere la testa attraverso la musica, unica soluzione probabile per superare il momento nero che la realtà ci propone.

Lo stesso disco segna anche una svolta nel percorso artistico della coppia. Dai muri dei locali notturni, Amnesia Scanner si spostano nei teatri ampliando anche la loro offerta artistica con l’utilizzo di imponenti scenografie, palcoscenici jumbotron, animatronics e un cast in costume. Allo stesso modo, la portata musicale dell’album risulta notevolmente ampliata rispetto ai precedenti lavori, con i cantanti ospiti – l’artista peruviano Lalita e il dj / produttore brasiliano LYZZA – che scendono in una vasta e misteriosa valle del suono.

Tearless si sposta, musicalmente parlando, su un lato più astratto del suono e della composizione. L’apertura AS Enter imposta un tono cupo, spezzato fin da subito da riff ruggenti presenti nella seconda traccia. Con AS Flat e AS Trouble (feat. Oracle, il terzo membro fantasma macchinico di Amnesia Scanner), la band sposta i suoni sul genere metalcore, mentre a chiudere il disco c’è il grunge sadico di di AS U Will Be Fine con una chiara dichiarazione di intenti: sventura, disperazione, follia, assurdità, come a dire che è tutto naturale, tutto catartico.

Il disco, ben lontano dal classico EDM, fa uso di un mix di suoni oscuri, graffianti, metallici, combinati insieme per creare un senso di inquietudine profondo e una sensazione mistica nella mente dell’ascoltatore che immediatamente, fin dalle prime note, viene scaraventato in una dimensione surreale, parallela, abitata da voci robotiche, riff violenti, tuoni ed echi incubotici e labirintici. Una volontà chiara di descrivere, attraverso la sensazione uditiva, l’angoscia e la disperazione che si annidano, inconsapevolmente, in ognuno di noi a causa dell’incessante declino che la nostra società e il nostro mondo stanno vivendo. L’intenzione del duo Amnesia Scanner è quello di mandare la mente del pubblico in un’altra dimensione dove la follia interiore può uscire liberamente spinta dai ritmi violenti e dalle melodie angosciose di Tearless. L’obiettivo è permettere al pubblico di raggiungere, attraverso la perdizione, una coscienza e conoscenza profonda, della situazione non personale, ma mondiale e dei propri sentimenti, a volte nascosti, a riguardo. Non è un inno alla reazione, alla rivolta, poiché nulla si può fare contro la violenza alla quale il nostro mondo è sottoposto, ma è una ricerca della consapevolezza e dell’accettazione. In questo senso i titoli dei singoli brani guidano l’ascoltatore proprio in questa direzione attraverso un percorso già prestabilito.

Musicalmente parlando siamo di fronte ad un lavoro complesso, fatto di equalizzazioni perfette, di in e out di suoni selezionati al millimetro, dove anche una sola nota fuori posto impedirebbe il raggiungimento dell’obiettivo.

Ci vuole maestria e competenza per essere in grado di creare un universo da incubo che rispecchi attraverso la musica la nostra realtà, e Amnesia Scanner riesce nell’obbiettivo con grande abilità.




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