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American Football (LP3): un ritorno al passato?

Trovare gruppi con una produzione musicale tanto scarna quanto iconica è sempre un’impresa difficile, ma le dovute eccezioni sono radicate da sempre nel mondo dei suoni.

Gli American Football rientrano sicuramente in questa categoria sin dal 1999, quando pubblicarono il loro primo omonimo album, destinato a diventare una pietra miliare per il midwest emo e non solo.

In quaranta minuti di musica la band dell’Illinois fu capace di segnare un’intera generazione al punto che, dopo ben diciassette anni di silenzio, all’annuncio del secondo album l’ansia collettiva era a dir poco alle stelle. Un’attesa non completamente ripagata e, anzi, le pecche in American Football (LP2) sono sembrate subito numerose ed evidenti.

Ma la storia di Mike Kinsella & co. non termina nel 2016. C’è ancora un terzo capitolo, che prende vita tre anni dopo, quando il 22 marzo 2019 American Football (LP3) esce per Polyvinyl Record. Meno ansia rispetto al lavoro precedente, meno attese spaziali, ma con la speranza viva di un album paragonabile al primo.

Silhouettes, brano d’apertura, è il momento più ispirato del lotto, un tuffo nel passato in un limbo fra midwest emo e post rock, dalle melodie raffinate ed eleganti. Meno ispirati i due brani successivi, Every Wave to Ever Rise, in feat con Elizabeth Powell, piuttosto anonimo e dimenticabile, e Uncomfortably Numb, che vede la collaborazione di Hayley Williams (Paramore), il cui risultato è un gioco a due voci piuttosto banale nella struttura e nella composizione.

L’impressione è che i pezzi migliori siano quelli più lunghi e infatti Doom in Full Boom con i suoi sette minuti abbondanti presenta notevoli intrecci melodici, capaci di rimanere nell’ascoltatore anche dopo la fine della traccia. La collaborazione più riuscita è con Rachel Goswell e il risultato è I Can’t Feel You, in cui la voce della musicista inglese fa da padrona e arricchisce notevolmente il pezzo. Chiude Life Support, senza né infamia né lode.

Dunque, c’era davvero bisogno di questo American Football (LP3)? Non c’è una risposta corretta. Siamo ovviamente lontani dai fasti di un tempo, com’è forse giusto che sia, ma anche in ripresa dall’album precedente.

Ne risulta un lavoro non imperdibile, per quanto godibile e dotato di diversi spunti interessanti, non tutti concretizzati nel migliore dei modi. Un must per i fan più affezionati, un album come tanti per tutti gli altri.




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