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Chi ha il coraggio di dormire nell’hotel di GHSTING?

Sembra la colonna sonora di un film horror europeo GHSTING, in uscita il 20 giugno 2025 per Maple Death Records, e le due menti dietro all’album non fanno nulla per nascondere questo lato oscuro considerando il concept di partenza: un misterioso hotel in una parte non specificata dell’Est Europa, scenario di una storia tutta da scoprire.

Un mondo geografico ben noto alle polacche Alex Freiheit, qui voce e testi, già nota per l’attività nel duo spoken word/post-punk SIKSA, e Aleksandra Słyż, musicista e compositrice alle prese con sintetizzatori modulari e tutto ciò che riguarda il comparto elettronico. I quattro brani dell’album sono in realtà un unico filo conduttore facilmente intuibile alla luce di queste informazioni: Freiheit a declamare la narrazione da lei immaginata e scritta, recitando e cambiando intonazione proprio come cambiano le sonorità tracciate dalla Słyż, autrice di una colonna sonora sui generis che spazia fra dark ambient, improvvise discese nell’industrial ed echi noise.

Se una lettura track by track del disco può sembrare un futile esercizio data la natura compatta e narrativa del concept, sta proprio nelle intuizioni e nelle pieghe nascoste la vera magia dell’album. Come se in una delle numerose stanze dell’hotel immaginato, una sorta di Overlook Hotel immerso nel freddo e nel paesaggio est-europeo, fosse nascosta la chiave di lettura dell’intera storia e di conseguenza anche dell’album. Sono soprattutto gli umori, dunque, a permeare i vari capitoli di un viaggio claustrofobico, che mai perde la sua patina d’angoscia ma l’arricchisce via via con alcuni elementi: la lunga opening 303 Eyelashes Out sembra sempre sul punto di decollare e invece resta integerrima ad un approccio quasi minimale, in cui solo in certi momenti i sintetizzatori riescono a ridestare l’ascoltatore dall’ingresso in un incubo a occhi aperti.

Un sogno tutto sommato ammaliante pur restando nei confini di un’inquietudine che non fa altro che aumentare nel picco di Her Panties e che sembra solo in parte redimersi nei due pezzi più brevi, Unwashed (105 Oven) e Another Stain, atti conclusivi di una storia che difficilmente sembra avere un lieto fine.

GHSTING gioca fra spoken word e ambient, racconta tanto nei quasi 40 minuti di ascolto e cattura inevitabilmente l’attenzione, nonostante la barriera linguistica del polacco. Alex Freiheit e Aleksandra Słyż danno vita a un lavoro per cuori forti e ascoltatori attenti, creando una sorta di tacito patto: solo chi ha il coraggio di dormire nell’hotel può comprenderne davvero le sfaccettature.



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