Ego Death: un’indagine sull’umanità
Le prime tracce di Ego Death, in uscita l’11 luglio 2025 per Subtext Recordings, risalgono al 2020, quando Nicolas Jaar e l’Unsound Festival organizzano Weavings, un’improvvisazione collettiva da remoto con ben dodici musicisti, fra cui Aho Ssan e Resina.
Un incontro quasi fortuito, ma che ha subito fruttato una proficua collaborazione: Resina ha partecipato alla realizzazione di Rhizomes, ultima fatica di Aho Ssan, e il duo ha contribuito alla realizzazione live del già citato progetto Weavings.
Inevitabile, alla luce dei recenti avvenimenti, l’approdo ad una collaborazione ancora più stretta come un album a quattro mani. Diviso in otto capitoli, Ego Death mette al centro dell’indagine l’essere umano inteso nelle sue più ampie sfaccettature: il rapporto con la tecnologia, la conseguente ricerca dell’identità, l’evoluzione intesa nel senso più ampio del termine.
Nove brani in cui il duo amalgama senza remore il violoncello di Resina e le trame elettroniche di Aho Ssan. Un incontro a volte problematico, ma anche nei momenti di scontro sembra essere costante un filo conduttore seppur in un disco difficile da descrivere track by track, considerando che è proprio la sua compattezza ad essere il punto di forza principale.
Flusso unico e organico, Ego Death vive di momenti e intuizioni in cui la sapienza dei due musicisti in gioco si esplicita in modo netto (le alchimie di Egress II con il violoncello teso e il comparto elettronico ad emergere lentamente), ma è arduo concepire un brano fuori dalla sua totalità. Sta, quindi, nelle pieghe la magia di un disco ostico e affascinante: l’improvvisa apertura ariosa di violoncello in Egress IV con in sottofondo un tappeto elettronico frastagliato, la marcia sacrale dell’organo in Egress V, la dimensione epica di Egress VII.
Opera totale nella sua complessità, Ego Death mette insieme musica e riflessione in un concept a tratti sfuggente ma ricco di spunti. Difficile comprendere la creatura di Aho Ssan e Resina con un solo ascolto, c’è bisogno di tempo per entrare definitivamente nel mondo alternativo di Ego Death.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.