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Africa Express presents… Bahidorà, un progetto unitario in un periodo storico frazionato

Certe cose sembra accadano esattamente quando devono accadere, non un minuto prima non un minuto dopo. In questo caso, la pubblicazione del sesto album del progetto African Express, dal titolo African Express presents… Bahidorà, avviene nell’anno migliore possibile: un anno che ha visto il mondo intero frammentato come non mai, diviso, separato, e che solo di recente sta riscoprendo la propria coscienza e mentalità collettiva.
Certo, il disco è stato pubblicato l’11 luglio per l’etichetta World Circuit Records, ma oggi più che mai, dopo i recenti avvenimenti a livello mondiale vale la pena parlarne e usare questo progetto, e più in generale la musica, per veicolare un messaggio di fratellanza e unità.

Africa Express è un colletti di musicisti Africani e occidentali nato nel 2006 in Mali, che unisce musicisti locali come Toumani Diabaté, Bassekou Kouyaté e Amadou & Mariam con artisti provenienti dal mondo occidentale come Martha Wainwright, Fatboy Slim e Damon Albarn.

L’idea, e le prime fasi di lavorazione del disco, avvengono nel 2024, quando il progetto Africa Express si reca in america per suonare al festival Messicano Bahidorà. In questa occasione uno straordinario gruppo di musicisti, cantanti e DJs da tutto il mondo si riuniscono per una perfomance storica di oltre cinque ore e, successivamente, per registrare in studio, in tenda o in camera d’albergo. Il risultato di questa miscellanea è un disco diviso in due parti per un totale di ventuno tracce.

Africa Express presents… Bahidorà è un progetto sopra le righe, un concentrato di gioia, un viaggio musicale che colpisce prima il cervello e costringe il corpo a ballare, a muoversi, ad andare a ritmo. La forza individuale di così tanti musicisti e artisti che hanno partecipato al progetto, unita in un unico disco, diventa pura energia capace di veicolare in un’unica onda sonora ricche tradizioni musicali che spaziano dalla cumbia, all’hip-hop e al kuduro fino al soul, alla salsa e al pop più dolce.

Ci sarebbe tanto da scrivere e dire per ogni singola traccia dell’album, ma potremo, per ovvi motivi, soffermarci solo su alcuni brani più significativi.

Mi Lado, il primo singolo, è il brano pop latino più orecchiabile, con una voce soul su un ritmo reggaeton. Vi partecipa la rapper messicana Mare Advertencia, un’attivista femminista i cui testi spesso esplorano temi come la misoginia e la violenza delle gang, insieme all’artista electro di Santa Lucia Poté e al produttore di Los Angeles Alansito Vega. Mentre Kuduro, il secondo singolo, è una traccia veloce e furiosa, in cui due delle voci femminili africane più distintive, la maliana Fatoumata Diawara e la sudafricana Moonchild Sanelly, si scambiano le voci su un ritmo martellante scandito da Tom Excell degli Onipa. “Gli uomini vanno e vengono”, canta Moonchild con rassegnazione. “Tornano piangendo come se non fossero stati loro”.

Tra i singoli successivi, Soledad è uno straordinario duetto cinematografico cantato in spagnolo da Damon Albarn e Luisa Almaguer, un brano dolce e meraviglioso con testi malinconici. Segue Otim Hop, un fresco pezzo di hip-hop rilassato con il racconto arguto di Bootie Brown su un’attività clandestina, mescolato al testo autobiografico dell’afrofuturista ugandese Otim Alpha su “Un grande uomo che corre cercando di sfuggire alla povertà”.

La cantautrice messicana Luisa Almaguer torna a suonare in Hacernos Asi, una meditazione appassionata e profondamente personale sull’essere transgender in un mondo ostile. Canta “Te propongo algo quitarnos la ropa, y hacernos así” (Ti dico una cosa, toglici i vestiti. E rendici così) accompagnata da Damon Albarn al pianoforte, Joan As Police Woman al violino, Nick Zinner degli Yeah Yeah Yeahs alla chitarra e Seye Adelekan al basso.

Africa Express presents… Bahidorà è un disco che parla senza peli sulla lingua, che si presenta da un punto di vista musicale solido e ricco di eccellenze, mentre sul piano umano riesce a raccontare le storie degli ultimi e di coloro che giorno dopo giorno lottano per la rivoluzione, sia essa personale o globale. Il progetto Africa Express nasce con l’intento di rompere, abbattere, le barriere tra artisti di diverse nazioni, gender e generazioni, ma non solo: il desiderio è quello di riuscire a creare un discorso musicale coerente, nonostante le diversità, in modo da mostrare al mondo intero, metaforicamente, che la convivenza tra generi e persone diverse è possibile, e soprattutto necessaria.



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