Wrongonyou canta in italiano e lo fa davvero bene
Siamo stati al release party del primo album in italiano di Wrongonyou in uscita il 18 ottobre per l’etichetta Carosello Records ed è stato bellissimo.
Milano parla piano, così si intitola il nuovo lavoro discografico, è una richiesta che il cantautore fa a quella che da un anno è la sua città. Un album intimista, introspettivo, dalle note calde e dai rimandi al vecchio cantautorato italiano, con un sound all’avanguardia e attuale più che mai, con sonorità elettroniche su testi in italiano.
Wrongonyou all’interno di questa avventura si racconta, si spoglia di tutte le sue armature, e prova a raccontare quello che sente, ma soprattutto quello che vive, in una città chiassosa, ma non caotica, come ci tiene a sottolineare. Una sfida che accetta con coraggio e che lo porta a comunicare le sue storie senza alcun tipo di filtro e senza schermi.
Milano parla piano è immaginifico, pieno di rimandi, di immagini, di situazioni, di amore dove Milano fa da sfondo e da musa e la si ritrova in toto nella copertina del disco.
Una sera autunnale, un locale accogliente, un mini set in acustico e una mostra di grafiche che raffigurano il cantautore come protagonista. Wrongonyou presenta il suo album con entusiasmo, facendo tre pezzi del disco, l’atmosfera è calda e la presa bene è doverosa. I ritornelli che entrano subito in testa e la poeticità di un titolo che rimanda alla scrittura di Gino Paoli. Una sfida con se stesso, una sfida che possiamo dire sia stata superata.
Da oggi Milano parla piano è anche un po’ nostro, in attesa del tour, che inizierà a novembre, lo ascoltiamo su Spotify.
Lorenza Nervitto classe 1994, capelli rossi e frangetta sono il segno di riconoscimento.
Una laurea in Scienze della Comunicazione, una tesi sulla Manipolazione Mediatica, citando nei ringraziamenti Lucio Dalla e Giorgio Gaber e tante passioni più o meno portate avanti. Un master in Editoria e Produzione Musicale, che l’ha portata dal mare al Naviglio.
Vive di eventi a cui non parteciperà e di musica indie, ma non solo. Appassionata di cinema, Nouvelle Vague e Bla Bla. Si alimenta di musica, di cantautorato italiano e cappuccino. Pronta ad arricchire il proprio bagaglio musicale e raffinare i propri gusti in fatto di musica.
Dice di lei: “Sono una Femme Infâme” per dirla alla Godard.