Quando finisce la festa, Angelica la fa ricominciare.
Un giovedì sera di una Milano in tenuta primaverile, come la primavera in anticipo che ci ha fatto respirare Angelica con il suo live, in cui ha presentato il suo disco al Circolo Ohibò di Milano.
L’official preview di Quando finisce la festa in uscita per Carosello Records, vede per primo l’opening act di Michelangelo Vood, animo libero per una musica, la sua, in antitesi tra natura e città. Una cover, Pensiero Stupendo, tanto hype e una voce quella di Vood da ricordare.
È il momento del’ex leader dei Santa Margaret, la cantante di Monza, che pronta ad affrontare la vita da solista. Un jeans a zampa, a vita alta, un body azzurro, capelli ribelli, Angelica è la quarta delle Charlie’s Angels. Attitudine Seventy, per una serata tra amici, tra pochi intimi. Lei suona chitarra, basso e tastiera, la band al completo funziona benissimo. I singoli sono eleganti, ben strutturati, curati, femminili, un vero progetto pop.
Beviamoci è la canzone che ti entra in testa subito, quel: “dopo di me non ti è successo niente”, è la frase vincente di tutto il brano, un po’ per ripicca, un sarcasmo amaro, una voce limpida, Angelica sul palco è ironica, genuina, acerba, autentica e convincente. Il live è un susseguirsi di energia, atmosfera rilassata per una platea coinvolta con Bambina Feroce.
Una sorpresa tutta al femminile, la cantante invita sul palco dell’Ohibò, Verano e Giorgieness e insieme danno vita ad una cover di Amarsi un po’ di Battisti, che è tutta da cantare.
Angelica è pronta ad affrontare il mondo lì fuori, calcare palchi e far cantare tutti con le sue canzoni.
Quando finisce la festa, Angelica e la sua band la fanno iniziare dispensando bis e sorrisi. Una sorpresa gradita, una preview energica, un’artista da tener d’occhio.
Lorenza Nervitto classe 1994, capelli rossi e frangetta sono il segno di riconoscimento.
Una laurea in Scienze della Comunicazione, una tesi sulla Manipolazione Mediatica, citando nei ringraziamenti Lucio Dalla e Giorgio Gaber e tante passioni più o meno portate avanti. Un master in Editoria e Produzione Musicale, che l’ha portata dal mare al Naviglio.
Vive di eventi a cui non parteciperà e di musica indie, ma non solo. Appassionata di cinema, Nouvelle Vague e Bla Bla. Si alimenta di musica, di cantautorato italiano e cappuccino. Pronta ad arricchire il proprio bagaglio musicale e raffinare i propri gusti in fatto di musica.
Dice di lei: “Sono una Femme Infâme” per dirla alla Godard.